11/05/07

Graziano Prantoni, Assessore Viabilità e Mobilità della Provincia di Bologna

Nato nel 1953 a Casalfiumanese, sposato, due figli, è residente a Castel San Pietro Terme. Ha conseguito il diploma di maturità con studi universitari interrotti ed è contitolare con la moglie di un'azienda commerciale.
Inizia il suo impegno politico nei primi anni '80 nel mondo della scuola, all'interno del Coordinamento genitori democratici. Diventa quindi presidente del Consiglio di Circolo, d'Istituto e membro del Distretto scolastico. In quegli anni aderisce al Pci, entra negli organi dirigenti dell'Unione Comunale di Castel San Pietro e della Federazione Imolese. Nel 1989 è segretario comunale del Pci, ove guida il passaggio al Pds. Nel 1990 entra in Consiglio comunale come primo degli eletti e viene nominato capogruppo. Nel 1992 entra in Giunta e nel 1994 è vice sindaco. Eletto sindaco nel 1995, viene rieletto nel 1999 al primo turno col 10% di voti in più. È stato membro dell'ufficio di Presidenza della Conferenza metropolitana, componente della Commissione del ministero dell'Ambiente per le 'Città Sostenibili', vice presidente della Conferenza sanitaria dell'Asl di Imola, membro del Consiglio Nazionale dell'Anci. È presidente del centro delle “Città amiche dell'infanzia e dell'adolescenza” e presidente dell'associazione nazionale Città del miele.

Quali sono i punti di maggior interesse e gli aspetti storici salienti nella provincia di Bologna, legati al fiume Reno e al Canale Navile?
Il canale Navile è ricco di siti di importantissimo valore storico architettonico ed ambientale/florofaunistico. In particolare il porto della Salara, con il deposito del sale di Bologna, e le attrezzature del porto da cui partiva tutti i martedi sera l’imbarcazione per Venezia dal 1560 al 1816. Il porto è opera del grande architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola. Lungo il Navile abbiamo anche i sostegni ed i porti del Maccagnano, del Battiferro, del Grassi, del Landi, del Torreggiani, di Corticella e di Castel Maggiore. Tali siti ricordano il transito di grandi personalità della storia: da S. Francesco a Santa Caterina de’ Vigris, da Napoleone ai Bentivoglio, signori di Bologna nel XV secolo, a papi e reali d’Europa. Ma abbiamo ancora mulini e pile da riso ed anche cartiere e fornaci fino alla centrale idroelettrica di fine ottocento che ha fornito la prima energia elettrica a Bologna. Anche la dotazione florofaunistica è ricchissima: c’è l’oasi di Bentivoglio con cicogne, aironi, cavalieri d’Italia e ci sono le riserie e gli zuccherifici di Malalbergo e San Pietro in Casale. Anche il Reno è ricco di memorie, dalla torre di Primario (vittoria dei bolognesi sui veneziani il 1 settembre 1271) al ponte di fondo Margone, all’oasi di Campotto con la struttura idrovora di inizio secolo.

Quali sono i più importanti eventi culturali, di spettacolo e/o sportivi nella provincia di Bologna, dei quali si sente di sottolineare l’esistenza e ai quali vuole invitare i nostri lettori?
Al ponte della Bionda, presso il sostegno del Grassi si svolgono, tutti gli anni, la festa di primavera e numerose altre manifestazioni culturali in dialetto bolognese, spettacoli e feste durante la buona stagione al porto di Corticella, tra queste grande successo hanno sempre la rappresentazione della ”allegra pellagra”, che richiama l’epopea contadina sul Navile, ed il fitto calendario di Fausto Carpani, che propone periodicamente le vicende storiche/archittettoniche della città e dei canali in vernacolo bolognese. Inoltre ci sono spesso manifestazioni sportive, di tempo libero, culinarie presso la Cà Bura e da 8 anni, la terza domenica di Maggio, si svolge la minimaratonaposa/Navile, unagara podistica di 13 Km lungo le sponde del Navile alla quale ogni anno pertecipano più di 2000 podisti.

Che importanza ha il fiume Reno e il Canale Navile oggi, per la provincia di Bologna?
Il fiume Reno ed il canale Navile costituiscono una importantissima risorsa per il tempo libero, lo sport, la cultura, l’amore per la natura e la valorizzazione del nostro territorio. Le migliaia di persone che già oggi percorrono le sponde, anche per i loro spostamenti, (quotidianamente nella zona di Corticella) sono la dimostrazione della bontà della scelta di riportare le sponde del canale a vera e propria via di comunicazione per biciclette e pedoni.

Quali sono i principali problemi del fiume Reno e del Canale Navile, ancora da risolvere?
I problemi riguardano prima di tutto la creazione di posti di sosta, di ristori e di approdi per le canoe. Inoltre, è necessario sicuramente aumentare il controllo degli scarichi incongrui abusivi.

Quali sono stati i principali problemi del fiume Reno e del Canale Navile, già risolti?
Sono già stati risolti molti problemi, attraverso l’eliminazione delle reti fognarie, la maggiore efficienza dei depuratori, e la creazione di sentieri ciclopedonali con continuità da Bologna a Ravenna.

Che progetti per il futuro ci sono che coinvolgano il fiume Reno e il Canale Navile?
La provincia di Bologna, ha incaricato l’OIKOS di progettare un piano di riqualificazione del Fiume Reno nel tratto dei Comuni di Sala Bolognese, Calderara di Reno, Castel Maggiore e Argelato. Il progetto prevede un forte intervento per valorizzare il territorio lungo il Reno dal punto di vista paesaggistico, storico, produttivo, ecc. Il piano è in avanzato stato di realizzazione e si prevedono i primi risultati entro il prossimo 2008. Una parte importante di questo progetto, è la creazione di una pista ciclo-pedonale di qualità. Inoltre, la Comunità Montana dell’Alta e Media valle del Reno sta lavorando sul tratto che collega Porretta Terme a Marzabotto. Il mio sogno è quello di vedere un giorno collegata Porretta Terme al mare con una via ciclo-pedonale che segua il fiume Reno. Una variante importante del progetto che riguarda Bologna è che questa via ciclo-pedonale, permetta di attraversare la città non solo lungo le sponde del fiume Reno, ma anche passando dal centro cittadino, sfruttando la naturale sede ciclo-pedonale che si trova a fianco del Canale Navile, una pista che dovrà anch’essa essere riqualificata. Per l’intervento sul Canale Navile, la Fondazione del Monte ha dato un importante contributo di 200.000 euro, mentre per l’intervento del Fiume Reno, oltre allo stanziamento della Provincia di Bologna con 1 milione di euro, c’è stato anche un cospicuo intervento finanziario della Fondazione della Cassa di Risparmio con 1 milione e mezzo di euro.

Ci descriva l’attuale situazione nel territorio della provincia di Bologna riguardo le piste ciclo/pedonali lungo il fiume Reno e il Canale Navile.
Come detto in precedenza, stiamo cercando di riqualificare il lungo Reno e il lungo Navile. Una cosa che desidero come Assessore alla Viabilità e Mobilità della Provincia di Bologna, è che queste piste ciclo-pedonali che sorgono lungo le vie d’acqua del nostro territorio, non siano vissute “solamente” a scopi di svago, sport e turismo, aspetti importantissimi per una vitale fruizione di questi luoghi, ma sarebbe anche importante che divenissero vie di percorrenza alternative alla mobilità veicolare tradizionale. Sarebbe certamente un modo, da una parte per diminuire i rischi di incidenti legati a pedoni e ciclisti, oggi purtroppo in aumento nelle città italiane e d’altra parte, darebbe un forte impulso a ridurre il traffico e il conseguente inquinamento della città.

Sono previste anche piste per i cavalli?
In parte si, nei territori di Malalbergo, Alfonsine e Sant’Alberto di Ravenna.

È possibile navigare il fiume e il canale in canoa?
E’ possibile, anche se la situazione non è ancora ottimale. Io stesso però, in occasione di una iniziativa del Canoa Club di Bologna, ho partecipato ad una gita in canoa lungo il Canale Navile.

Siete disponibili ad agevolare lo sviluppo delle attuali strutture turistiche, ricreative e di ristorazione lungo il fiume Reno e il Canale Navile e di favorirne la creazione di nuove?
Certamente, ed è ciò che stiamo già facendo pur tra molte difficoltà.

Tra i componenti della giunta provinciale, compreso lei, ci sono degli amanti di passeggiate a piedi, podismo, bicicletta, cavalli o canoa che si recano sul fiume Reno e sul Canale Navile, per svolgere questo genere di attività nel proprio tempo libero?
Da quello che mi risulta sono diversi i colleghi che amano trascorrere in questo modo il proprio tempo libero. Per quanto mi riguarda, da diversi anni sono un podista, e appena l’attività politica me lo consente, vado a correre lungo il fiume.

Che cosa si augura nel futuro, per il fiume Reno e per il Canale Navile?
Mi auguro che si riescano ad avere lungo il fiume degli zatteroni fissi e mobili con ristoro, musica e voglia di avventura. Sarebbe sicuramente una notevole valorizzazione dell’area.

Per concludere, qual è il messaggio che vuole dare ai lettori che visitano o vivono Lungo le acque del Reno e del Navile?
Voglio dire loro di frequentare le aree attorno al Reno e al Navile. Stiamo portando avanti dei progetti importanti per la loro valorizzazione, ma già ora ci sono luoghi di una bellezza incantevole e posti di rilevanza storica. E poi, vi è la possibilità di divertirsi, di stare insieme in mezzo alla natura, per ritrovare l’armonia e riconciliarci con il rumore e il traffico delle nostre città.

Bologna, 9 novembre 2007
Intervista a cura di Riccardo Fioravanti